Sintesi di storia Cassanese | Cassano d'Adda: le acque e gli scontri
Introduzione storica
Posto sulla riva destra
dell'Adda, Cassano fa parte della provincia di Milano, da cui
dista circa trenta chilometri. Il Naviglio della Martesana,
inaugurato nel 1457, lo confina a nord, costituendo un
importante mezzo di comunicazione congiungente il paese al
capoluogo lombardo. La storia cassanese risente di questa
importante caratteristica, lo testimoniano diverse ville (
Borromeo, Brambilla....) di auguste famiglie che da Milano si
trasferivano a Cassano per trascorrere la villeggiatura, fino
ad essere sede definitiva. A sud-est corre la Muzza, fatta
costruire col duplice scopo di proteggere l'antico
castello, monumento più antico, e portare in
quel di Lodi l'acqua necessaria per l'ospedale. Né e da
escludere la presenza del lago Gerundo, che già ai
tempi di Teodosio si cominciava a prosciugare ed oggi è
definitivamente scomparso.
Terra ricca di corsi d'acqua, fertile e ridente, quindi meta di
battaglie a scopo di conquista. Punto strategico di rilevante
importanza in tutti i tempi, fin da quello dei Cartaginesi. In
origine il nome era semplicemente Cassano, probabilmente derivante
dal nome gentilizio romano " Cassius ". E' probabilmente, lo stesso
Cassiciacum luogo della conversione di S. Agostino. Certo è
che la prima volta che appare il suo nome su un documento scritto
è nell'anno 877, nel diploma di Carlomanno. Famoso per le
tante battaglie combattute al valico sull'Adda che divideva il
ducato di Milano dalla Repubblica Veneta.
Da Cassano passarono il Barbarossa (1158), Ezzelino da Romano
(1259), Eugenio di Savoia (1705), il generale Suwarov (1799). Qui
soggiornarono Napoleone, in villa Borromeo, e in Villa Brambilla,
Napoleone III, prima della battaglia di Solferino. Il suo castello
era residenza degli arcivescovi di Milano fino al 1311 poi
passò ai Visconti e, quindi, agli Sforza. Divenne feudo dei
D'Adda, dei Castaldo, dei Bonelli e ritornò ai D'Adda.
Con la rivoluzione
industriale, per le sue caratteristiche fluviali, per la
vicinanza di Milano, Cassano viene individuata come sede
ideale di un stabilimento del Linificio Canapificio Nazionale,
che tuttora esiste, seppure in forma assai limitata rispetto
agli anni in cui la vita economica locale era legata solo al
Linificio, unica industria.
Ora il tessuto industriale è ricco, con prospettive di
ulteriore incremento. Attualmente gli abitanti sono oltre 16.700;
due le frazioni che fanno capo: Cascine S. Pietro e Groppello
d'Adda.
Per chi giunge da Treviglio, per dirigersi verso Milano, Cassano
appare in alto, maestoso su di un promontorio, che è la
parte più antica, che ospita le più antiche
abitazioni. Cassano è ricco di chiese: Prepositurale, S.
Dionigi, S. Ambrogio, S. Antonio, S. Aquilino, S. Pietro, Cristo
Risorto e Annunciazione, due parrocchiali a Groppello e l'oratorio
di S. Antonio, tutte significative per opere d'arte. Numerosi sono
anche i palazzi e le ville: D'Adda, Brambilla, Oratorio, degli
arcivescovi a Groppello. Il territorio comunale è diviso in
ben cinque parrocchie di cui quattro di giurisdizione del vescovo
di Cremona e la quinta della diocesi di Milano. Cassano è
sede delle carceri, dell'Ospedale, di un liceo scientifico e della
caserma dei Carabinieri.
(da C.Valli-C.Cassinotti-A.Aresi-F.Gilli-G.Airoldi, Nuovo Dizionario Cassanese, 1996)