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Visita artistica a Cassano d'Adda
Cassano è un borgo che, come le
grandi città, ha la fierezza di un Apostolo per
convertire al cristianesimo gli abitanti: S. Barnaba; e quindi
vanta la fede e la religiosità dai tempi apostolici. E
non sazio di tanta gloria, vanta il sepolcro di S. Dionigi
portato tra noi dall'esilio di Armenia in un ricevimento
presenziato da S. Ambrogio. Tale è l'ammirazione per il
nostro borgo che S. Dionigi non vuole proseguire per Milano,
ma resuscitato per l'occasione, prende la parola annunciando
la volontà di eleggere Cassano per la sepoltura.
E chi può avere documenti validi ed esaurienti per negare
che la vacanza autunnale di S. Agostino alla vigilia della
conversione nella villa dell'amico Verecondo è Cassano
d'Adda
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Un Castello tra fortune e sventure
Maestoso, un po' altezzoso,
cromaticamente e architettonicamente leggermente confuso, il
castello di Cassano d'Adda svetta sull'argine del canale
Muzza, accogliendo con severità il viaggiatore che
proviene dalla pianura bergamasca. Si presenta, a prima
vista, in modo sicuramente originale, privo cioè delle
fondamentali caratteristiche che accompagnano i castelli
lombardi: nessun merlo, una sola torre, nessun bastione,
nessun fossato. Questa singolare parvenza estetica altro non
è che il risultato di una plurimillenaria storia di
rimaneggiamenti e di abbandoni.
Non è possibile datare con esattezza l'anno della
costruzione del maniero cassanese; è comunque certo che
nell'anno 887 accolse il tedesco re Carlomanno che fu il primo di
una non trascurabile serie di ospiti che soggiornarono tra le
possenti mura della rocca abduana.
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Sintesi storica ed artistica del Castello Visconteo a cura dell'Istituto Italiano dei Castelli
Villa Borromeo : Una perla del neoclassicismo lombardo
Giunti a Cassano d'Adda, abbandonando
l'Alzaia e lasciatesi alle spalle le rapide acque del Naviglio
Martesana nei pressi di Cascina Volta (chiamata probabilmente
in questo modo per la forte sterzata che il corso del canale
riceve in questo punto in direzione Milano) si imbocca la
anonima via Tornaghi . Voltando a sinistra al successivo
incrocio popolarmente detto delle Quattro strade (un tempo
importante crocevia tra le direttrici del Lodigiano, del
Bergamasco e del Milanese) si realizza l'inatteso e
confortante incontro con Villa Borromeo, gioiello del
neoclassicismo lombardo e perla tra le non poche bellezze
architettoniche cassanesi. Questo palazzo, che può
considerarsi i simbolo della cittadina abbarbicata alle
estreme propaggini della provincia ambrosiana, vanta una lunga
e tormentata storia. Al disattento viaggiatore che si trovi
ad attraversare il convulso e trafficato centro storico
rischia quasi di sfuggire la vista dell'elegante edificio
settecentesco che, quasi a fatica, si fa strada nella
schiera di modeste costruzioni che incanalano via Veneto,
l'infelice tratto cittadino della Strada Padana Superiore. La
mancanza di una immediata panoramica prospettiva, conferita da
un lungo viale o da un ampio piazzale ( come nello stile
architettonico dei palazzi patrizi del XVIII secolo), rende
necessaria per ammirarla degnamente, una sosta.
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Il portone del "Ruscett"
Il portone del "Ruscett" da circa tre secoli separa la piazza principale della cittadina dal vetusto villaggio fortificato. Si tratta di un monumento poco conosciuto ma decisamente importante per il borgo cassanese. La sua storia risale al 1764 quando il Procuratore generale del feudo cassanese Cesare Somazzi fece demolire il vecchio portone, millenaria eredità medievale, destinando all'oblio gli ultimi avanzi del ponte levatoio del vicino castello.
A testimoniare questa "rivoluzione" architettonica e urbanistica
del borgo cassanese è don Domenico Milani, sacerdote a
Cassano proprio alla fine del XVII secolo e che nei suoi
preziosissimi ?Annali? offre una ampia panoramica della ricca
cronologia della cittadina "Aveva tutti i contrassegni dun ponte
levatore" - così descrive don Milani, il distrutto manufatto
- e come tuttora si vede dai fondamenti, sporgeva in fuori dal
muraglione di cinta, del quale rimane il resto ancor tutto rustico
dalla parte di tramontana.
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